L’Associazione “La Compagnia delle Rose”, con la consueta collaborazione del Comune di Pordenone-Assessorato alla Cultura, mantenendo viva l’attività nonostante il difficile momento pandemico, organizza mercoledì 28 aprile p.v. alle ore 17.30 una videoconferenza su piattaforma Zoom. Nell’incontro la prof.ssa Sandra Brunettin parlerà sul tema delle rose selvatiche regionali in previsione di prossime escursioni sul territorio alla loro ricerca. Il titolo dell’incontro dunque non poteva che essere: ‘Andar per rose’.
La nostra socia Sandra Brunettin, agronoma, già docente di Scienze Agrarie all’Istituto “S. Pertini” di Pordenone e “Il Tagliamento” di Spilimbergo, appassionata di piante, di fiori e di montagna, ci accompagnerà in una passeggiata virtuale fuori porta per farci conoscere le rose selvatiche che abitano nel nostro territorio, svelandoci alcuni indizi per la loro identificazione.
Croce e delizia dei botanici, le rose selvatiche sono un vero rompicapo per la loro determinazione specifica, tuttavia confidiamo in ciò che, a suo tempo, disse Linneo: “Le Rose sono molto difficili da classificare e coloro che ne hanno viste poche forse possono distinguerle più precisamente di chi ne abbia esaminate molte”.
Così, lasciando agli esperti la classificazione che oggi si compie anche grazie a studi a livello molecolare, ci impegneremo invece per il loro riconoscimento, la qual cosa non è del tutto impossibile e, con un po’ di fortuna e di attenzione ai particolari, si potranno fare interessanti scoperte.
In apertura della videoconferenza: un ricordo della figura di Silvia Zenari a cura del Direttore del Museo di Storia Naturale di Pordenone, dott.Chalvien, con la collaborazione della Società Naturalisti ‘Silvia Zenari’ di Pordenone.
Silvia Zenari, forse ancora poco conosciuta dai più, è stata una botanica e geologa nata a Udine nel 1895 e morta a Conegliano nel 1956. Nella sua vita intensa di appassionata naturalista, che aveva percorso con metodo e sistematicità tutti i sentieri della Carnia, del Comelico, del Cadore e dell’Alto Adige, svolse l’attività scientifica in due campi ben distinti delle scienze naturali: quello geologico, che forse intimamente ha più amato, e quello botanico-fitogeografico. La formazione essenzialmente naturalistica e la sua competenza in fitogeografia, disciplina che insegnò con continuità all’università di Padova, nell’ambito del corso di botanica sistematica, la portarono ad eccellere anche negli studi vegetazionali sul Friuli. A Silvia Zenari è intitolata la Società Naturalisti di Pordenone e, dal 2006, il Museo di Storia Naturale. Il suo lavoro, documentato da sessantacinque pubblicazioni, chiude il periodo classico dell’esplorazione botanica in Friuli, aprendo la strada agli studi floristici moderni.
Il link per l’incontro è:
https://us02web.zoom.us/j/85635811387?pwd=NU83dk15dXk2Q1c1Sko2S2ZvYWtuZz09
ID riunione: 856 3581 1387
Passcode: 727783