Posted by on Gen 16, 2021 in Cartellini MIRA, Main, Mira | 0 comments

CLASSE:
Rose botaniche e loro ibridi – (Asia)

SPECIE:
Rosa gigantea Collet ex Crép.

SINONIMI:
Rosa xanthocarpa G.Watt ex E.Willm.

ANNO:
in Europa dal 1896

LUOGO:
Indocina e Cina

SCOPERTA DA:
Sir H. Collet, 1888 Birmania

Rosa gigantea, l’imperatrice delle rose, come l’ha definita Graham Stuart Thomas*, è imponente sia nel  portamento, di gran rampicante, sia nei fiori che possono raggiungere i 15 cm di diametro.

Cresce spontanea in Cina nella parte sud-occidentale, in Myanmar e in India, in zone a clima mite e ricche di vegetazione boschiva che le è congeniale per potersi arrampicare. È a pieno titolo considerata una delle ‘Grandi Madri’ del gruppo delle rose Cinesi e in particolare delle rose Tè.

Particolare poi è la storia del suo ritrovamento e della sua denominazione che ripercorriamo in sintesi.

Sembra che una prima forma di R. gigantea sia stata rinvenuta da Sir George Watt(1851-1930) nel 1882 a Manipur (India), ad un’altitudine di 2300 metri. Lo scopritore dapprima la denominò R.macrocarpa, dai grandi frutti,  per poi modificarne il nome in  R. xanthocarpa, a frutti gialli, per evidenziare meglio il colore degli stessi.

Pochi anni dopo, precisamente nel 1888 Sir Henry Collett (1836-1901), presso l’altipiano Shan in Birmania, si trovò di fronte ad un esemplare di rosa che lo lasciò a bocca aperta: era enorme, disteso sopra altre piante e con fiori che potevano essere visti da molto lontano; fu proprio questa imponenza a suggerirgli il nome di R. gigantea per indicare la sua scoperta.

Alcuni campioni del nuovo ritrovamento furono fatti arrivare al prof. François Crèpin, eminente botanico e tassonomista belga del tempo, che per primo ne pubblicò una descrizione, e identificò il materiale raccolto come R. gigantea confermando il nome proposto da H. Collett.

Inoltre, avendo potuto confrontare questi campioni con quello rinvenuto in precedenza da Watt arrivò alla conclusione che, la R. gigantea di Collett e la R. xanthocarpa di Watt fossero due forme della stessa pianta in quanto le differenze morfologiche, numero di foglioline 7-9 nella macrocarpa e 5-7 nella gigantea e il colore dei cinorrodi gialli nella prima e rossi nella seconda, non fossero sufficienti ad esprimere una specie diversa.

Watt, tuttavia, non avvalorò mai questa affermazione continuando a pensare che le due specie fossero distinte e facendo sorgere, così, un dibattito tra esperti di rose che sostenevano chi l’una, chi l’altra teoria.

In tempi recenti, Viru Viraraghavn importante ibridatore di rose in India, che ha potuto condurre diverse osservazioni e prove su esemplari di queste rose è arrivato alla conclusione che le differenze siano imputabili unicamente al diverso ambiente di crescita della specie e che quindi mancando adeguati studi sul DNA per il momento si può ritenere che  R. macrocarpa sia di fatto un ecotipo di R. gigentea.

* Graham Stuart Thomas (1909 – 2003) OBE VMH, famoso rosaista e rodologo inglese