Venerdì 2 febbraio, dalle ore 16.30, presso il MIRA di Parco Galvani a Pordenone, a cura di ANED in collaborazione con ‘La Compagnia delle Rose’, saranno messe a dimora alcune piante della “Rosa di Ravensbrück” in memoria delle deportazioni femminili al campo di prigionia di Ravensbrück e in occasione del 30simo anniversario della loro liberazione.
Oltre 130.000 donne, dal maggio del 1939 a fine aprile 1945, hanno vissuto le atrocità del campo di sterminio di Ravensbrück. Provenienti da 20 nazioni in 50.000 sono state barbaramente massacrate. Ravensbrück è stato l’unico campo di concentramento femminile progettato personalmente da Adolf Hitler. Le donne che nella sua mente criminale erano identificate come “non conformi”, ossia prigioniere politiche, lesbiche, rom, prostitute, disabili e donne semplicemente giudicate “inutili” dal regime, dovevano essere eliminate.
Nel 1945, le sopravvissute decidono di celebrare la pace e onorare coloro che non sopravvissero. Ricordano il sogno di una deportata…. Dopo i lavori forzati, in una giornata di stenti, freddo e fame si addormenta sul suo pagliericcio stremata e sogna un mazzo di rose….questo le darà la forza di sopravvivere e di pensare ad un domani di libertà e di rinascita. Questo sogno si traduce in versi pieni di dolore, tristezza e dolcezza insieme, ma anche speranza…grazie alla visione delle rose
Le deportate sopravvissute desiderarono ricordare le compagne che persero la vita a Ravensbrück e pensano ad una rosa, un simbolo di femminilità, che potrebbe diventare un simbolo di pace e un ricordo dell’orrore vissuto. Consultano diversi creatori di rose…vanno alla ricerca di “un colore rosa dell’eternità che abbia riflessi dorati”.
E nel 1974, Michel Kriloff, ibridatore che ha lavorato da Mailland, crea “Resurrection, la rosa di Ravensbrück”.
Je suis « RESURRECTION »
Et tout au long des ans
Tout au long des saisons
Je resterai le témoin de vie
Qui protégera de la barbarie
Tous les enfants du monde
Même lorsque je serai devenu églantine
Illuminant tous les chemins
Io sono “RESURREZIONE”
E nel corso degli anni
Per tutte le stagioni
Rimarrò la testimonianza della vita
Che proteggerà dalla barbarie
Tutti i bambini del mondo
Anche quando sarò diventata una rosa selvatica
Illuminando tutti i cammini
Seguirà presso l’Auditorium della Galleria ‘A.Pizzinato’ la presentazione de «UNA ROSA PER RAVENSBRUCK» con successiva proiezione del documentario ‘FICL-Frau Konzentration Lager’
realizzato da Marco Coslovich.