Posted by on Mar 10, 2016 in Archivio Eventi, Eventi, Main |

Con la collaborazione del Comune di Pordenone-Assessorato alla Cultura e di GEA SpA e l’adesione di AIAPP Sezione Triveneto Emilia Romagna, giovedì 10 marzo p.v. alle ore 17.00 presso l’Auditorium della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea ‘A.Pizzinato’ del Parco Galvani, a Pordenone in viale Dante 33, ci sarà un incontro in cui Maria Eva Giorgioni parlerà sul tema: “Le rose coprisuolo più resistenti”.

La prof.ssa Maria Eva Giorgioni è professore associato e docente di ‘coltivazioni ornamentali‘ presso il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna. Tra le altre attività di ricerca ha condotto, con una borsa di studio di 6 mesi del CNR, studi sugli aspetti fisiologici connessi alla propagazione della rosa, presso il Dipartimento di Orticoltura ed Agricoltura dell’Università di Wageningen (Paesi Bassi).

Oltre all’attività didattica in corsi di specializzazione e master presso le Università di Viterbo, Torino e Pisa, da anni sta anche conducendo ricerche volte a valutare l’adattabilità di specie ornamentali arbustive, e soprattutto di ‘rose coprisuolo’, allo xerogardening e a coltivazioni a bassa manutenzione.

E’ autrice di oltre 90 publicazioni in riviste nazionali ed internazionali e di una monografia sulle rose antiche.

Ha preso parte a convegni nazionali ed internazionali in qualità di relatore e di membro del comitato scientifico. Ha organizzato il convegno internazionale sulle rose da paesaggio (Faenza, 7-8 ottobre 2004).

La prof.ssa Giorgioni, è ideatrice di un insolito e particolare roseto presso l’Istituto professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente ‘Persolino’ di Faenza (Ravenna).

In quel luogo è stato realizzato un ‘campo di valutazione’ delle ‘rose coprisuolo’, cioè un giardino dove si mette alla prova la capacità, da parte di questo tipo di rose, di crescere in condizioni che potremmo definire ‘estreme’: niente irrigazioni, niente trattamenti antiparassitari o fungini, niente potatura…Così si possono individuare quali ‘rose coprisuolo’ sono le più resistenti. Ma cosa sono le ‘rose coprisuolo’?

Quelle che rimangono basse e sono capaci di ‘tappezzare’ il terreno grazie al loro portamento strisciante e prostrato. Hanno anche la caratteristica di fiorire copiosamente e ininterrottamente per tutta la stagione fino all’inverno. Sono spesso utilizzate nel verde urbano ma possono essere un’idea vincente anche per i giardini a bassa manutenzione.

Nell’incontro con questa esperta potremo saperne di più e se un giorno volessimo inserire una ‘coprisuolo’ nel nostro giardino, saremo in grado di fare una scelta non casuale…

L’incontro è, come di consueto, ad ingresso libero.