Posted by on Dic 12, 2014 in Archivio Eventi, Eventi |

Venerdì 12 dicembre p.v. alle ore 16.45 presso l’Auditorium della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea ‘A.Pizzinato’ del Parco Galvani, a Pordenone in viale Dante 33, La Compagnia delle Rose”, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Pordenone-Assessorato alla Cultura e di GEA SpA organizza  la presentazione del libro “SULLE TRACCE DI UNA ROSA PERDUTA”.

Sarà presente l’autore Andrea di Robilant, che parlerà del ‘mistero’ della rosa ‘Moceniga’ in una conversazione con l’assessore alla cultura del comune di Pordenone Claudio Cattaruzza.

Andrea di Robilant è un giornalista italiano che ha lavorato in Europa, America Latina ed ha trascorso diversi anni negli Stati Uniti come corrispondente per i quotidiani ‘la Repubblica’ e ‘La Stampa’. Nella sua attività di scrittore, dopo “Un Amore Veneziano”,  e ‘Irresistibile Nord’, nello scrivere della quadrisavola Lucia Memmo Mocenigo, in ‘Lucia nel tempo di Napoleone’, si è imbattuto in una rosa: la cosiddetta ‘rosa moceniga’

Da qui parte la storia che è all’origine di questo suo ultimo libro.

Andrea decide di intraprendere un viaggio particolarissimo alla ricerca delle origini di questa rosa. Un viaggio che lo condurrà dai celebri roseti del castello di Malmaison, sede dell’imperatrice Joséphine Bonaparte, fino a un giardino rustico friulano, dove un’appassionata signora coltiva più di 1400 specie di rose antiche. Un viaggio in cui l’autore entrerà in contatto con illustri botanici e semplici appassionati, del passato e del presente, attraverso i quali scoprirà e farà conoscere ai lettori aneddoti e segreti, notizie scientifiche e tecniche di giardinaggio, colori e profumi del fiore più bello che esista: la rosa.

Ci piace citare Jhumpa Lahiri, scrittrice statunitense di origine bengalese, nel suo commento a questo libro:

“Andrea di Robilant ci fa capire come una rosa non sia semplicemente una rosa, ma un enigma che ha radici profonde nel passato e che al tempo stesso fiorisce in eterno.”

INGRESSO LIBERO